1 ottobre 2014

Imparare da Ogni Singolo Evento


Una Lettera agli Studenti di Londra, Sulla
Concatenazione delle Cause e degli Effetti nella Vita Quotidiana



Helena  P.  Blavatsky




Londra, Regno Unito, negli anni del 1880, quando la presente lettera venne
scritta. Sebbene le grandi città possano essere cambiate, la maggior parte delle
sfide e delle opportunità affrontate dall’anima umana sono molto simili a quelle
presenti nel 21° secolo così come lo erano anche centinaia o migliaia di anni fa.




Non posso esservi di alcun aiuto se proprio voi stessi non riuscite ad addentrarvi nell’atmosfera della Teosofia e dei Maestri; o piuttosto, se ancora non riuscite a percepire Loro intorno a voi - come avete fatto sinora. Come dite voi, la carne è sempre debole e lo spirito è nella natura umana solo occasionalmente volenteroso. Eppure, chi di voi può dire che questa improvvisa rivoluzione nelle vostre menti – intendo nelle menti di pochi scelti ed eccezionali Teosofi e il conseguente risveglio dopo circa un anno di apatia ed inattività non siano dovuti ad una mano guida? Questa è una pura e semplice prova e l’effetto di una causa non dovuta al caso!!!

Miei cari colleghi, vi è una ininterrotta concatenazione di cause ed effetti, una Nidana [1] nella vita di ogni Teosofo, se non di ogni membro della nostra Società. [2] Ed è questo ciò che la distingue principalmente dalle altre Società che hanno come motore la Scienza sul piano fisico o la Fede, sul ribollente piano emozionale, come quello dell’Esercito della Salvezza per esempio. Nessuno sembra persino sospettare della reale, vera natura della Società Teosofica - che non può morire neanche se Oxford, Cambridge ed anche tutte le polizie segrete Austriache, Tedesche e Russe tentassero di distruggerla. Può darsi che collassino le singole Filiali - ma il Corpo Genitore che sia ad Adyar o al Polo Nord non può essere annichilito - poiché esso è il vivaio e il granaio delle Società nel ventesimo secolo. Eppure è lavorando sulle linee tracciate dai Maestri che si proteggono le suddette filiali dal collasso – e se posso sostenere le vostre lasciate che venga usata come il più discreto pilastro, o come malta sulle vostre cazzuole per cementare e riparare i muri incrinati della sventurata Loggia Londinese. Ma cosa può fare il cemento se i massoni non mettono in ordine, in prima istanza, il loro materiale e non preparano i mattoni? Come posso creare la Teosofia nei cuori dai quali la Teosofia è fuggita, forse per sempre – sempre se mai è stata lì?

Per favore permettetemi di spiegarmi una volta sola in modo che tutti possiate sapere cosa intendo. Non parlerò dei Teosofi della Loggia Londinese, in generale, ma limiterò ciò che ho da dire al vostro piccolo gruppo e vi lascerò trarne le vostre inferenze e paragoni. Ho appena accennato alla Nidana (legge della causa e degli effetti) nella vita di ogni Teosofo che è assolutamente serio. Devo aggiungere poche parole a riguardo. Per incominciare, nessuno di voi, figli della vostra generazione e ambienti sembra aver prestato la minima attenzione a quella misteriosa Nidana – nessuno, neanche tra i più seri ha mai pensato di osservare, studiare e trarre profitto dalle lezioni contenute nel tessuto della vita sempre ordito intorno ad ognuno di voi. Tuttavia è in questa trama intangibile, eppure chiaramente visibile (per coloro che vorrebbero vedere il suo funzionamento), in questo libro sempre aperto scritto nella luce mistica intorno a voi, che potreste imparare – sì, persino quelli che non posseggono facoltà chiaroveggenti. Se venissi e vi chiedessi: “Perché non avete mai, aiutati solamente dalla luce dei vostri intelletti e poteri di ragionamento – sul piano fisico, lasciando da parte quello spirituale – perché non avete mai seguito quelle testimonianze giornaliere nella vita di ognuno di voi – quegli eventi insignificanti dei quali quella vita è composta, dal momento che non potete mai ottenere una prova migliore di quella Presenza invisibile tra di voi?” - cosa mi rispondereste! “Come potremmo sapere?” probabilmente sarebbe la risposta. Ma sicuramente Mohini [3] deve avervelo detto! Tuttavia se ve lo ha detto o no, è così. Voi parlate di un contatto con il Maestro o i Maestri, dicendo che vi siete sforzati per ottenerlo e ammettete che potreste averlo persino condiviso, “inconsciamente e in una certa misura”. Vi dico che lo avete avuto, e che prima di poter sperare di ottenere di più dovete rendervi conto di ciò che avete avuto.

Devo confessare ed è meglio che sia chiaro, che non avete ricevuto alcun diretto aiuto attivo dai Maestri (eccetto la Sig.ra Cook [Mabel Collins] sul piano psichico), fin dall’ultimo crollo e dalla grande prova della Loggia Londinese. Perché questa prova ha sommerso per sempre quelli che Loro hanno mandato per aiutare e lavorare e che furono i primi a disertare il loro dovere e  persino a diventare traditori nei loro cuori riguardo alla causa che si erano impegnati a promuovere. Ma la prova era destinata a tutta la Loggia Londinese[4], non solo per coloro che hanno attirato il karma verso se stessi. Ciononostante, se i Maestri hanno dovuto ritirarsi dalla Loggia di Londra in generale, essi non hanno mai smesso di avere il loro occhio sopra individui isolati in essa; sopra coloro che rimasero sinceri a se stessi e alle loro aspirazioni personali, se non alla causa e all’interesse generale, come avrebbero dovuto fare, se fossero stati Teosofi oltre che mistici. E so che i Maestri, senza interferire con il karma – qualcosa con cui persino Loro non hanno il diritto di intromettersi – hanno accelerato ed in altri casi ritardato alcuni eventi e contingenze nella vita di tutti e di ciascuno di voi che siete seri e leali. Se solo aveste prestato attenzione a quelle casualità e piccoli eventi, solo il lavoro di queste vi avrebbe potuto rivelare una mano guida. Ma, persino voi sembrate aver perso di vista una grande verità pronunciata da uno di voi, ovvero, “che il mondo, la quotidiana e monotona vita ordinaria nel mondo, in cui gli uomini vivono e si muovono ed hanno il loro essere come se non ce ne fosse altro, è solo una apparenza”, e che “al di là queste apparenze vi è celata una realtà molto più elevata, più nobile”. Voi non avete visto alcuna cosa in certi eventi ai quali le suddette parole, in un’altra connessione, si sarebbero riferite e perciò avete fallito a riferirli a voi stessi, come anche verso coloro con i quali lavorate nel vostro gruppo. Eppure questa è la prima regola nella vita giornaliera di uno studente di occultismo, ovvero, di non togliere mai la vostra attenzione dalle più piccole circostanze che potrebbero accadere, sia nelle vostre vite che in quelle dei vostri compagni di lavoro; di registrarle e archiviarle in ordine tra quelle registrazioni, sia che siano o non siano connesse con i vostri obiettivi spirituali, e poi unirle (religare) insieme comparando le note con le registrazioni degli altri, e infine estrarre da queste il loro significato interiore. Questo lo dovreste fare almeno una volta alla settimana. È da queste totali che dovreste trovare la direzione e il sentiero da seguire.[5] È il fenomeno del “trasferimento del pensiero” e dell’ indovinare i pensieri di Bishop e Company applicato agli eventi nella vita. Poiché una volta comparati e riassunti, questi eventi (i più insignificanti sono spesso i più risolutivi), unendoli insieme e il loro corso, dovrebbero rivelarvi, come un movimento scarsamente percepibile di un muscolo nella mano (con la quale è in contatto) rivela a Bishop la direzione che deve seguire – l’esatta via che dovete seguire per ottenere la vera luce. Lavorando da solo nessun uomo può raggiungere questo – ma quando siete in molti è comparativamente facile. È il metodo usato per i chela più giovani, e risponde a diversi obiettivi perseguiti. Concentra la loro attenzione sopra i noumena [6] dei più semplici fenomeni o eventi nella vita (essendo quegli eventi guidati e preparati dal Guru invisibile) e toglie la loro attenzione dalle cose che andrebbero solo ad interferire con il loro addestramento mentale. Affina e sviluppa la loro intuizione e allo stesso tempo li rende gradualmente sensibili ai più piccoli mutamenti nell’influenza spirituale del loro Guru.

Ma se procedendo sulle linee sociali, ogni membro del vostro gruppo preferisce scorgere in ogni evento o casualità della sua vita l’effetto sia di una causa prodotta dal suo libero arbitrio sia di un semplice evento fortuito, allora non stabilirete mai nel vostro gruppo il primo requisito elemento: la perfetta unità di pensiero e l’armonia tra i vostri sé spirituali. Non potete procedere direttamente dagli Universali ma dovete iniziare dai particolari. Aritmetica e addizione prima della Matematica e della meta-matematica. Una volta che un mistico serio si lega alla Società Teosofica [7] egli è invisibilmente e inconsciamente a se stesso posizionato su un piano alquanto diverso rispetto a quelli intorno a lui. Non ci sono più circostanze insignificanti o irrilevanti nella sua vita, poiché ognuna è un anello intenzionalmente posizionato nella catena degli eventi che lo devono condurre innanzi alla “Porta Dorata” o ai “Cancelli d’Oro”. Ogni gradino, ogni persona con cui egli si incontra, ogni parola pronunciata potrebbe essere una parola intenzionalmente posizionata nella frase del giorno con lo scopo di dare una certa importanza al capitolo a cui appartiene e un siffatto o un altro significato (Karmico) al libro della vita.


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Il testo di cui sopra è pubblicato anche in lingua Inglese agli indirizzi  www.TheosophyOnline.com,  www.Esoteric-PhilosophyOnline.com  e  www.FilosofiaEsoterica.com,  sotto il titolo di “Learning From Each and Every Event”.

Traduzione Italiana a cura di Marco Bufarini. Data di pubblicazione in Italiano: Ottobre 2012.

Visita sempre www.ItaliaTeosofica.com , www.Esoteric-Philosophy.com, www.TheosophyOnline.com e www.FilosofiaEsoterica.com .

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